Capodimonte è stata anche una reggia sontuosa, vissuta e abitata con fortuna discontinua – tra il Settecento e i primi decenni del Novecento – da Carlo di Borbone, a Gioacchino Murat fino ai Savoia.
Il punto focale della recente riforma di Capodimonte è la riunione del Bosco e del Museo sotto una unica direzione, che rappresenta una chance per la creazione di un centro culturale di grande diversità.
L’interno della splendida Reggia di Capodimonte, costruita dai Borboni nel 1738, ospita il Museo e le Gallerie Nazionali di Capodimonte. Nel museo si trova una notevole raccolta d’arte che spazia dalla Collezione Farnese alla sezione di arte contemporanea.
Il nucleo storico delle raccolte è costituito da una ricca collezione di papa Paolo III che inizialmente doveva impreziosire il palazzo Farnese di Michelangelo a Roma.
A questa si aggiunsero svariate opere acquistate o provenienti dai monasteri soppressi nel ‘700, la collezione Borgia nell’‘800 e la collezione De Ciccio e altri importanti pezzi di pittura napoletana nel secolo successivo.
Reggia di Capodimonte: il Palazzo Reale
Carlo III di Borbone promosse la costruzione del celebre stabilimento di porcellane, inaugurato nel 1739, e del palazzo destinato ad accogliere le collezioni d’arte pervenutegli attraverso la madre Elisabetta Farnese. Questi individuò un luogo dove esisteva un piccolo borgo rurale: Capodimonte.
La produzione di porcellana terminò nel 1759, quando il sovrano partì per la Spagna per insediarsi come re. La manifattura, però, fu recuperata dal figlio Ferdinando, che ne spostò l’ubicazione e continuò la produzione fino al 1805.
Il palazzo fu iniziato nel 1738 e venne terminato nel 1838. Successivamente venne donato dai Savoia allo Stato nel 1920 e fu sede dei duchi di Aosta sino al 1946. Dal 1957 l’interno della Reggia di Capodimonte ospita il Museo e le Gallerie Nazionali di Capodimonte.
A completamento della Reggia c’è un gran parco che si estende lungo cinque viali; questi ultimi partono a raggiera dalla porta di Mezzo e attraversano un’area di 134 ettari.
A memoria del passato del luogo resta l’edificio della Manifattura di Porcellane, oggi sede di un Istituto professionale dell’Industria della Ceramica e della Porcellana. Da segnalare la splendida vista sul golfo che si ha dalla reggia.
Museo di Capodimonte: le opere
L’allestimento al piano nobiliare ripropone la stessa collocazione voluta da Carlo III di Borbone per i capolavori del Farnese, ben 231 dipinti ordinati cronologicamente; ad accompagnarli gli arredi dell’Appartamento storico, le collezioni dei Borgia e De Ciccio e la Galleria delle Porcellane.
Al secondo piano sono la Galleria della Pittura a Napoli dal XIII secolo al XVIII secolo e la Galleria degli Arazzi d’Avalos.
Al terzo piano si trovano la Galleria dell’Ottocento, la collezione fotografica e il corpo principale della sezione di Arte contemporanea (cui sono riservati anche altri spazi al piano terra, al secondo piano e all’esterno).
Museo di Capodimonte: le opere al primo piano
Il percorso inizia con delle opere che evocano la celebrazione della dinastia farnese e di papa Paolo III. Sono diverse le opere che raffigurano papa; gli autori sono Tiziano, Raffaello e Michelangelo.
Si continua con delle opere di Tiziano, El Greco e Giulio Della Porta che costituiscono la parte principale della raccolta del cardinale Alessandro, nipote di papa Paolo III.
Al centro del piano c’è la Galleria delle cose rare, nelle sale 13 e 14. All’interno c’è il prezioso cofanetto Farnese in argento dorato eseguito per il Cardinale Alessandro Farnese.
Il percorso è completato dall’Appartamento Reale, uno spazio nel quale si intende far rivivere gli ambienti del palazzo storico. Di particolare valore c’è il Salottino di porcellana di Maria Amalia. Creato nel 1757-9 per la reggia di Portici è tra le migliori opere della fabbrica di Capodimonte. È composto da circa 3000 pezzi. Proseguendo il percorso si arriva nella Galleria delle porcellane, dove è esposta una ricchissima raccolta di porcellane e maioliche.
Museo di Capodimonte: le opere al secondo piano
Qui c’è la Galleria della Pittura a Napoli dal XIII al XVIII secolo, che consente di seguire gli sviluppi dell’arte napoletana; troviamo poi la Galleria degli Arazzi d’Avalos, sette grandi arazzi integri sui quali sono raffigurati episodi della battaglia di Pavia del 1525.
Museo di Capodimonte: le opere al terzo piano
Qui si è possibile visitare la Galleria dell’Ottocento, ricca di opere neoclassiche; la collezione fotografica, con esposizioni tematiche temporanee, che introduce all’importante sezione di Arte contemporanea. In questa sezione sono presenti opere di Mimmo Paladino, di Andy Warhol (è sua la tela Vesuvius del 1985, dedicata a uno dei simboli della città) e di Mario Merz (Onda d’urto).
Museo di Capodimonte: come arrivare
Indirizzo: Via Milano 2
Numero telefonico: 081.7499111
Museo di Capodimonte: orari
Orari d’apertura/chiusura
lunedì: 8.30-19.30
martedì: 8.30-19.30
mercoledì: chiuso
giovedì: 8.30-19.30
venerdì: 8.30-19.30
sabato: 8.30-19.30
domenica: 8.30-19.30
Museo di Capodimonte: prezzi
il costo del biglietto intero è di: 7,50€.
il costo del biglietto dopo le ore 14.00 è di: 7,50€.
il costo del biglietto ridotto per i visitatori di età compresa tra i 18 e i 24 anni è di: 3,75€.
L’ingresso è gratuito per minori di età inferiore ai 18 anni
La prima domenica di ogni mese l’ingresso è gratuito per tutti.